Ci sono dei giorni in cui tutto è bloccato assiderato ghiacciato fermo incastrato. Nulla scivola, si muove. Uno strano incantesimo immobilizza. Tutto rimane pietrificato, come in attesa. Ogni filo buttato gettato lanciato resta sospeso: non cade in acqua e non si impiglia nelle nuvole.
Non resta che stare fermi. Attendere che nuovamente tutto scorra lungo il pendio, che torni il movimento, le linee cinetiche e le diagonali, i salti i balzi i passi.
Tu butti un sasso e la superficie rimane immobile. Non si creano increspature onde concentriche. Diverse situazioni portano silenzio e immobilità. Neppure i fantasmi ti toccano. C’è solo vuoto.
Così deve essere. Non resta che stare fermi in questo vuoto irreale. Stare con se stessi. Stare comunque in pace. C’è un tempo per ogni cosa. Quando questo accade conviene vivere questo tempo muto con serenità.
Rispondi